07/04/11

PROFUGHI, COMUNQUE VADA, NON SARÀ UN SUCCESSO



ORIA - Comunque vada, non si potrà parlare di un successo per il Sud. Parliamo dei migranti, ovviamente. I permessi di soggiorno temporanei sembrano ormai qualcosa d'imminente, il "fio" da pagare dopo l'accordo strappato dal governo alla Tunisia: in caso di nuovi sbarchi a Lampedusa o comunque in territorio italiano, l'Italia potrà rimpatriare e la Tunisia dovrà accettare i rimpatri; ma la gente che è già in Italia deve poterci restare ed essere in regola (a meno che non si sia macchiata di reati) e spostarsi per l'Europa. Tra il dire e il fare, però, c'è di mezzo il mare, che in questo caso è la Francia. Il Paese, cioè, in cui la stragrande maggioranza dei 21mila tunisini sbarcati in Italia sono diretti, che minaccia di rinnegare Schengen. Il ministro degli Esteri francese Claude Gueant oggi incontra il ministro dell'Interno italiano Roberto Maroni per discutere della situazione, dopo che tra i due c'è stato uno scontro a distanza, con il primo a dubitare della legittimità dei permessi temporanei e il secondo a parlare di ostruzionismo da parte della Francia. Può essere che tra i due ci sarà l'accordo, così che i disperati - la maggior parte dei quali è transitata dalla tendopoli tra Oria e Manduria - potrà infine varcare le Alpi e ricongiungersi ai parenti. Tuttavia, in ogni caso, il Sud avrà perso e il Nord avrà vinto. La Lega sarà stata forte e tutti gli altri piccoli piccoli, Francia compresa dato che Sarkozy dovrà affrontare le presidenziali e la scorsa tornata la vinse anche, se non soprattutto, grazie ai programmi rigidi sull'immigrazione. Il Sud avrà perso perchè sarà destinato a rimanere il solo ad aver accolto, in un modo o nell'altro, tra pro - pochi e per pochi eletti, come le aziende soprattutto tarantine che hanno lavorato con e sull'emergenza - e contro - tanti, tantissimi e non c'è bisogno di ricordarli -. La Lega avrà vinto perché dalla Padania i migranti saranno solo di passaggio, diretti a Ventimiglia per andare oltralpe. Il Sud avrà perso perché ancora una volta avrà dovuto subire, da una parte le angherie di chi - la Lega - è capace di farsi forte per rappresentare il territorio d'appartenenza, dall'altra l'incapacità, la debolezza e la subalternità di chi - pur essendo eletto proprio al Sud - non riesce proprio a farsene portavoce, troppo anteponendo l'ambizione personale all'interesse comune. Il problema nel problema è che, finché ci sarà la vergogna dei listini bloccati per Camera e Senato, questa gente con tutta probabilità sarà rieletta pur senza disporre di consenso. Come al solito, fare nomi è superfluo e immeritatamente pubblicitario, quindi qui non li menzioneremo.

Eliseo Zanzarelli

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