ORIA - A reggere le sorti dell'attuale Partito democratico, dopo le dimissioni irrevocabili di Tommaso Carone, sarà il senatore Salvatore Tomaselli, in qualità di commissario cittadino. Spetterà al parlamentare, dunque, traghettare il Pd verso le amministrative del prossimo anno, alle quali il centrosinistra si presenterà - pare - passando attraverso le primarie. Cessa dopo poco, così, l'attività della delegazione politica, composta da Sergio Ardito, Emilio Mola e Claudio Zanzarelli, che avrebbe dovuto provvedere all'organizzazione delle primarie e ai rapporti con gli eventuali alleati in attesa della nomina del commissario. La nomina di Tomaselli, del resto, mira a rendere il Pd soggetto politico con maggiore potere contrattuale di quanto fino a oggi abbia disposto proprio nelle trattative con gli alleandi. Intanto, proprio mentre le primarie sembrano prendere sempre più corpo, continuano a sorgere dubbi e veti incrociati: se da una parte l'Udc non vuole assolutamente stare in coalizione con Sel, dall'altra Sel non gradirebbe la compagnia della Sinistra unita. Dall'Idv, poi, fanno sapere che, molto probabilmente, alle elezioni non scenderà in campo una lista a sé stante, ma qualche nominativo sarà inserito in una delle liste di sinistra. E Azione e Coraggio di Mino Recchia, in questo contesto, parteciperebbe alle primarie? Con Recchia candidato sindaco o a sostegno di qualcun altro? Insomma, rebus sic stantibus, Udc e Sinistra unita rischierebbero di fare gara a sé rimanendo fuori dal coacervo di partiti, sigle e uomini che qualcuno definisce Comitato di Salute pubblica, qualcun altro Comitato di Riconciliazione, qualcun altro ancora Rifondazione Ambidestra, laboratorio "Fai e fogghi". (Eliseo Zanzarelli/Franco Arpa)
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