03/10/10

PATISSO, SINISTRA UNITA: "A QUALCUNO LE PRIMARIE METTONO PAURA"

ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Leonzio Patisso per la Sinistra Unita in replica a Mino Recchia (leggere post)

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"Mi piacerebbero elezioni primarie con almeno duemila partecipanti che potessero scegliere tra Eliseo, De Simone, Conte, Pomarico, Ardito, Monaco, Carucci e magari anche qualche donna... una grande partecipazione e un ottimo test per tutti."

Dovrebbe essere evidente anche a un capra, per dirla con Sgarbi, che era solo un desiderio (paradosso) che raccoglieva le varie proposte che in questi mesi estivi si sono avvicendate sui blog ma anche una sfida ad avanzare candidature che potessero realizzare la più grande partecipazione possibile.

Il nostro obiettivo è quello di far vincere il centrosinistra e di coinvolgere la gente, sin dai prossimi giorni, di far parlare i candidati sui programmi da realizzare e gli obiettivi da perseguire, per isolare tuti quei personaggi in cerca di autore che in questi anni hanno fatto il bello e il cattivo tempo e non certo nell'interesse della Città di Oria.

Prendo atto che questa proposta fa paura a molti dal momento che subito dopo l'adesione di Noi Centro della SEL e del PD si è scatenato l'inferno da parte di osservatori non certo disinteressati ad un altro, ulteriore fallimento del centrosinistra oritano: questa è la ri-prova che siamo sulla strada giusta al di là delle dietrologie e delle fantasie di qualcuno che evoca Piovre di cui evidentemente resta un intenditore anche per i suoi trascorsi elettorali.

Viene descritto un centrosinistra che non c'è più e un PD che non esiste ma sullo sfondo rimane però il terrore di un centrosinistra pensante e quindi vincente evocando vecchie volpi che qualcuno avrebbe voluto con tutti i mezzi (quintali di lettere e denunce anonime, calunnie, bombe e attentati) far finire definitivamente in pellicceria, per dirla con Andreotti, ma purtroppo per loro non ci sono riusciti.

Una volta nel tribunale speciale fascista risuonò la storica frase " Dobbiamo impedire che questo cervello funzioni per i prossimi 20 anni” e neppure allora ci riuscirono.

Ma tutto questa can can mi ha fatto venire in mente la favola dell'asino vestito della pelle del leone e la volpe di Tolstoj:
Un asino si mise addosso la pelle di un leone e andava attorno seminando il terrore fra tutte le bestie. Vide una volpe e volle provarsi a far paura anche a lei. Ma quella, che per caso aveva già sentito la sua voce un'altra volta, gli disse:- Sta pur sicuro che, se non ti avessi mai sentito ragliare, avresti fatto paura anche a me..
Questo per dir che ci sono delle persone che, grazie alle apparenze, sembrerebbero avere delle idee importanti, se la smania di parlare non li tradisse.

Leonzio Patisso per la Sinistra Unita]

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