15/12/10

FIALS: "ABBATTIAMO I COSTI DELLA POLITICA"


ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Carbone, segretario generale Fials:

[PETIZIONE PER ABBATTERE I COSTI E I PRIVILEGI DELLA POLITICA.

Finalizzare i risparmi alle politiche sociali e del lavoro.

E’ una vera e propria guerra ai costi della politica, agli sprechi nella pubblica amministrazione quella lanciata dal sindacato FIALS che organizza gli operatori della sanità pubblica e privata e delle autonomie locali.

La FIALS ha promosso una petizione contro gli sprechi della politica e per finalizzare i risparmi economici alla politica dei servizi, welfare e del lavoro.

L’anomalia italiana dei “costi della politica” vede, anche, un ceto politico numeroso, vitalizi (pensioni) dei parlamentari e dei consiglieri regionali privi di un legame tra contributi versati e assegno vitalizio.

Gridano vendetta i 1.200 euro medi degli stipendi dei lavoratori pubblici e privati con 36, 38 o 40 ore settimanali, rispetto ai 14 mila dei deputati, per un’attività media in aula 16 ore alla settimana e i senatori, per 9 ore settimanali, come le 400 euro mensili di pensione sociale o i 1.200 dei lavoratori dopo 40 anni di servizio attivo, rispetto alle pensioni dei parlamentari che vanno da 3 a 10 mila euro al mese con soli 5 anni di mandato già a 50 anni e cumulabili con altri redditi, oltre a trattamenti di fine del proprio mandato pari ad € 9.500 per ogni anno rimasto in carica, 10 volte di più rispetto ad altri lavoratori.

Le indennità e i privilegi della “casta politica”, i costi della politica, gravano sulle tasche dei cittadini per oltre 4 miliardi annui, ma lo spreco di risorse pubbliche che corruzione e malgoverno infliggono ogni anno al Paese viaggia verso gli 80 miliardi annui senza contare la mancata lotta all’evasione fiscale che priva il bilancio dello stato di circa 200 miliardi annui.

Auspichiamo, dichiara Giuseppe Carbone, Segretario Generale FIALS, che con la petizione venga dalla politica un segnale nella direzione dell’etica e della sobrietà. Le firme che saranno apposte alla petizione potranno servire ad accelerare tale processo.

Sembrano ormai dimenticati, ha ricordato Carbone, i tagli alle indennità dei politici definiti con la manovra finanziaria.

La petizione della FIALS riguarda la riduzione del 50% del numero dei parlamentari e delle loro indennità; delle “auto blu”; del rimborso elettorale ai partiti che andrà previsto sul numero degli effettivi votanti e non sugli aventi diritto al voto e la cessazione dei rimborsi a quelli non più rappresentativi in Parlamento; l’eliminazione totale di tutti i rimborsi e privilegi; l’adeguamento della loro liquidazione, del sistema pensionistico, del tichets mensa e della sanità complementare a quelli dei lavoratori pubblici e privati; l’abolizione dell’erogazione ai partiti, in caso di elezioni anticipate, di un doppio rimborso elettorale, dei contributi pubblici a tutta l’editoria di partito e delle Province; il ritorno del controllo delle spese miliardarie di Palazzo Chigi sul Ministero del Bilancio; l’adozione di direttive alle Regioni, alle Province e Comuni e vari Enti Pubblici per la riduzione del numero dei consiglieri e dei vari trattamenti economici; l’intervento nei settori della Pubblica Amministrazione per l’azzeramento delle consulenze e delle esternalizzazione, per l’introduzione della responsabilità patrimoniale e personale per gli amministratori di enti, consorzi, aziende e società pubbliche e per l’imposizione di un limite massimo agli stipendi e alle liquidazioni dei manager pubblici.

Ulteriori informazioni disponibili attraverso i canali di comunicazione su internet

Sito Ufficiale: www.petizionefials.it (News, Materiale informativo, Lettera “Al Presidente del Senato, Al Presidente della Camera dei Deputati”, Possibilità di sottoscrivere la petizione on-line)

Pagina Facebook: http://www.facebook.com/pages/Fials-Petizione-Popolare/178128715535057

(Diffusione di news attraverso il social network Facebook)

Lettera: http://www.petizionefials.it/pdf/petizione.pdf

Lettera “Al Presidente del Senato, Al Presidente della Camera dei Deputati”]

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