ORIA - Riceviamo e pubblichiamo dall'avvocato Cosimo Iacovazzi alcune considerazioni sulle recenti vicende politiche oritane:
L’opinione pubblica oritana, in gran parte, ha accolto con grande soddisfazione la caduta dell’Amministrazione Comunale.
E’ stato il migliore regalo natalizio!!!
Da diverso tempo, e precisamente da circa due anni, si attendeva la provvidenziale notizia con molta ansia e particolare interesse. Incredibile, ma vero!!!
In Oria si respira un’aria di liberazione da un incubo, da una sofferenza interiore durante questi anni disastrosi, da dimenticare subito.
Ha tormentato gli Oritani onesti, amanti della loro città, che, a proposito di degrado, ha toccato veramente il fondo.
Lo spettacolo mortificante, vergognoso di un Sindaco succube “dell’undicesimo Consigliere” (il Consiglio Comunale era composto di 20 consiglieri – undici di maggioranza e nove di opposizione) il quale faceva il bello ed il cattivo tempo a seconda delle proprie esigenze che, ben lungi dall’essere politico-amministrative, erano strettamente personali.
Imponeva la sua volontà – sic volo sic iubeo (così voglio così comando) - sotto la minaccia di “esprimere voto contrario e determinare in tal modo la fine politica dell’Amministrazione “.
Il Sindaco, e non soltanto il Sindaco, pur di salvare la poltrona, si preoccupava subito di correre ai ripari ed “il Consigliere veniva immediatamente esaudito”.
Si andava così avanti con la politica del “do ut des” mentre venivano trascurati i problemi più importanti che assillano il Paese.
E’ ammirevole Sorrento che ha avuto il coraggio di prendere la decisione di dissociarsi da quella maggioranza.
Sono esultanti, ben a ragione, gli undici Consiglieri firmatari della lettera di dimissioni nella quale denunziano, tra l’altro, “una gestione verticistica dell’attuale esecutivo che contrasta con gli interessi collettivi della città e non è rappresentativa dei bisogni reali dei cittadini”.
Gli Oritani, fieri ed orgogliosi delle tradizioni, della storia, della cultura della loro città, si vergognano di una Amministrazione Comunale che è stata la negazione di questi valori e lanciano un accorato appello alla Politica, ma anche e soprattutto alla SOCIETÀ CIVILE, perché, prescindendo dalle diversità ideologiche, siano promotori di una mobilitazione generale di persone responsabili, capaci ed oneste che facciano fronte unico contro gli avventurieri e faccendieri della Politica che edificano le loro fortune “sui voti di scambio, sul ricatto, sulla corruzione”.
[“Tanto tuonò che piovve” E la campana suonò per l’Amministrazione Comunale di Oria
L’opinione pubblica oritana, in gran parte, ha accolto con grande soddisfazione la caduta dell’Amministrazione Comunale.
E’ stato il migliore regalo natalizio!!!
Da diverso tempo, e precisamente da circa due anni, si attendeva la provvidenziale notizia con molta ansia e particolare interesse. Incredibile, ma vero!!!
In Oria si respira un’aria di liberazione da un incubo, da una sofferenza interiore durante questi anni disastrosi, da dimenticare subito.
Ha tormentato gli Oritani onesti, amanti della loro città, che, a proposito di degrado, ha toccato veramente il fondo.
Lo spettacolo mortificante, vergognoso di un Sindaco succube “dell’undicesimo Consigliere” (il Consiglio Comunale era composto di 20 consiglieri – undici di maggioranza e nove di opposizione) il quale faceva il bello ed il cattivo tempo a seconda delle proprie esigenze che, ben lungi dall’essere politico-amministrative, erano strettamente personali.
Imponeva la sua volontà – sic volo sic iubeo (così voglio così comando) - sotto la minaccia di “esprimere voto contrario e determinare in tal modo la fine politica dell’Amministrazione “.
Il Sindaco, e non soltanto il Sindaco, pur di salvare la poltrona, si preoccupava subito di correre ai ripari ed “il Consigliere veniva immediatamente esaudito”.
Si andava così avanti con la politica del “do ut des” mentre venivano trascurati i problemi più importanti che assillano il Paese.
E’ ammirevole Sorrento che ha avuto il coraggio di prendere la decisione di dissociarsi da quella maggioranza.
Sono esultanti, ben a ragione, gli undici Consiglieri firmatari della lettera di dimissioni nella quale denunziano, tra l’altro, “una gestione verticistica dell’attuale esecutivo che contrasta con gli interessi collettivi della città e non è rappresentativa dei bisogni reali dei cittadini”.
Gli Oritani, fieri ed orgogliosi delle tradizioni, della storia, della cultura della loro città, si vergognano di una Amministrazione Comunale che è stata la negazione di questi valori e lanciano un accorato appello alla Politica, ma anche e soprattutto alla SOCIETÀ CIVILE, perché, prescindendo dalle diversità ideologiche, siano promotori di una mobilitazione generale di persone responsabili, capaci ed oneste che facciano fronte unico contro gli avventurieri e faccendieri della Politica che edificano le loro fortune “sui voti di scambio, sul ricatto, sulla corruzione”.
Tutti uniti per la rinascita di Oria.
Avv. Cosimo Iacovazzi]
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