01/03/11

AMMINISTRATIVE 2011. IL CAMBIO DI CASACCA, QUANDO LA COERENZA È UN’OPINIONE


ORIA – Ora che gli eserciti elettorali si apprestano a schierarsi e poi sfidarsi in campo aperto, in primis i due poli del centrodestra e del centrosinistra, è possibile sprecarsi in qualche considerazione obiettiva. Per esempio, sui cambi di casacca che, a ben vedere, possono ormai considerarsi uno sport cittadino.

CANDIDATI SINDACO

Partiamo,
noblesse oblige, dalla storia politica recente (ma volendo si potrebbe andare a ritroso di almeno 25-30 anni) dei due candidati sindaco per antonomasia.

Pino Carbone (centrodestra) lo si ricorda, dopo aspra contesa legale con Ciccio Conte (poi Udeur), alla guida dell’Udc, la stessa Udc che sbaragliò la concorrenza alle elezioni del 2006 portando alla guida del Comune Cosimo Ferretti (non a caso Udc come la maggior parte dei consiglieri di maggioranza), allora più di oggi fedelissimo di Carbone. Il passaggio dall’Udc a una sorta di limbo politico fu rapido e quasi sottotraccia, già dopo appena un anno di amministrazione, dopo il benservito agli oritani da parte dell’allora segretario provinciale Udc Giuseppe Salonna. Fu allora che, dopo qualche screzio pure aspro con i vertici provinciali (Luigi Vitali, coordinatore di Forza Italia, minacciò di presentare un esposto alla Corte dei conti sulla gestione amministrativa oritana), si ebbe l’avvicinamento all’ormai costituendo Popolo della libertà. In quota Alleanza nazionale: basti pensare che Carbone prese parte, quale massimo esponente oritano di An, in spregio di ogni logica e gerarchia locale, alla costituente nazionale del Pdl. Da pidiellino “convinto”, Carbone si è poi candidato alle regionali nelle fila de La Puglia prima di tutto (movimento del ministro Raffaele Fitto che viene rispolverato all’occorrenza qui e là). Il resto è storia recente: Carbone è candidato sindaco del centrodestra di area Pdl (nonostante i bene informati sostengano in realtà non abbia tessera politica alcuna), così come quasi tutti gli Udc del 2006.

Mimino Pomarico (allora Forza Italia) tutti lo ricordano come vicesindaco di Cosimino Moretto, a capo di quella coalizione che nel 2001, dopo tre lustri di centrosinistra, riportò il centrodestra alla guida della città. Poi fu silurato dallo stesso Moretto, che oggi invece lo sostiene quale candidato sindaco del centrosinistra (probabilmente in quota Udc). Sono ben nitidi nella memoria i comizi contro il centrosinistra e contro l’allora sindaco uscente Sergio Ardito (Pds e oggi Pd, a sostegno, indovinate un po’?, di Pomarico). Pomarico, però, prima aveva militato nella Dc, e nei mesi precedenti le elezioni comunali 2001 in Corso Umberto aveva aperto la sezione di un movimento politico che faceva capo all’ex sindaco dc di Brindisi Biagio Pascali (imprenditore edile ed ex presidente del Brindisi Calcio, arrestato e condannato nell’ambito della Tangentopoli di Brindisi). Comunque poi Pomarico passò alla Democrazia cristiana per le autonomie e quindi al Movimento per le autonomie (Mpa) con cui si candidò sindaco nel 2006 riuscendo con un buon successo personale a conquistare uno scranno consiliare. Successivamente c’è stato un breve ma intenso abboccamento con il Pdl assieme agli altri componenti del gruppo consiliare indipendente per Oria (chi non ne ricorda la foto a braccetto col solito Vitali?). Fuoco di paglia, acqua passata. Infatti sono arrivate le provinciali (2009) e Pomarico ha svoltato: ma quale destra? A sinistra per il candidato presidente Massimo Ferrarese direttamente nel suo listino. Qui, come noto, è stato eletto consigliere provinciale e poi nominato (grazie alla buona percentuale di consensi ottenuti) assessore alle Attività Produttive. Carica che a tutt’oggi ricopre e che lascerà solo nel caso di elezione a sindaco del centrosinistra in quota Noi centro con Ferrarese (movimento politico espressione della fu Lista Ferrarese).

EX ASSORTITI

Ricordate
Gianfranco Sorrento, il consigliere prima fedelissimo (non a caso presidente del consiglio comunale in quota Udc per tre anni) e poi “boia” dell’amministrazione Ferretti-Carbone? Sono state le sue dimissioni, infatti, all’inizio di 2010 a decretare la fine anticipata del mandato Ferretti. Bene, oggi Sorrento sostiene Pomarico, dopo un bel balzo dall’altra parte della barricata.

Egidio Conte, invece, ha fatto il percorso inverso: oggi sostiene col suo Futuro e libertà per l’Italia Pino Carbone. Conte lo si ricorda dirigente del Psi, poi in Forza Italia (quando in Fi c’era pure Pomarico), eletto nel 2006 a sostegno del candidato sindaco Ferretti (ma prim’ancora in prima persona in corsa per la candidatura a sindaco), poi indipendente, poi vicino al Pdl, alle provinciali di nuovo con Pomarico per Ferrarese, infine appunto contro Pomarico e per Carbone in Fli.

Più o meno stesso discorso per
Antonio Metrangolo, già capogruppo di An all’inizio del mandato Ferretti, poi indipendente, poi Pdl, poi Lista Ferrarese per Pomarico, infine Noi centro.

Mauro Marinò fu eletto nel 2006 consigliere con Forza Italia, ma un minuto dopo passò a Impegno sociale per poi dichiararsi indipendente (Mio), avvicinarsi assieme ai suoi sodali al Pdl, infine appoggiare Pomarico alle provinciali e ora a sindaco.

Giancarlo Marinò, consigliere comunale dal 2006 al 2010 e candidato alle provinciali sempre in quota Pd, è oggi passato a Sinistra ecologia e libertà e sostiene Pomarico.

Pino Re, già consigliere comunale Msi ai tempi di Ardito sindaco, poi assessore di centrodestra con Moretto in quota An, nel 2006 si candidò consigliere comunale con Fiamma tricolore contro Ferretti e Tommaso Carone (candidato sindaco del centrosinistra). Oggi si è schierato con Pomarico (centrosinistra).

Emanuele Giaccari, già Alleanza nazionale, nel 2006 fu candidato sindaco di Fiamma tricolore contro Ferretti e Carone. Oggi, con o senza il simbolo della Fiamma, sostiene Carbone (per aiutare, si dice, l’amico Giovanni Taurisano, il quale dovrebbe portare acqua al mulino del centrodestra).

Tommaso Carone nel 2010 si è dimesso da segretario cittadino Pd - tra le motivazioni, l’insostenibilità di un appoggio coatto, imposto dall’alto, della candidatura a sindaco di Pomarico - ma alle elezioni sosterrà Pomarico con una propria lista civica.

Tony Fullone passò dall’Udc agli indipendenti e oggi, come alle provinciali, sostiene Pomarico.

Glauco Caniglia, con alle spalle un passato nella sinistra (negli anni Novanta militante attivo del movimento politico Sinistra Giovanile, nonché consigliere comunale in quota Ds nella seconda amministrazione Ardito 1997-2001). Nel 2001 diventò consigliere comunale in quota Impegno Sociale (movimento politico-culturale nato a Brindisi che ha sempre operato nell’area di centro-sinistra, di cui oltre a Carmelo Palazzo, Carlo Caniglia papà di Glauco è uno dei dirigenti http://www.brundisium.net/approfondimenti/shownotiziaonline.asp?id=915). Fino a circa un mese fa correva voce che questo particolare avrebbe dato la possibilità a Glauco Caniglia di “sdoganarsi” in direzione politica opposta, ovvero verso sinistra e quindi in appoggio a Pomarico, nella eventualità che il centrodestra oritano avesse deciso di ricandidare Ferretti, con il quale ormai non corre più buon sangue.

Maria Antonietta Andriani potrebbe candidarsi in Fli assieme a Egidio Conte. La si ricorda aver lavorato presso l’Ufficio ragioneria del Comune su incarico fiduciario del sindaco Ardito (secondo mandato 1997-2001). Poi si candidò alle provinciali nel Ccd a sostegno dell'allora candidato presidente Giovanni Antonio (sì, proprio quell'Antonino già "discusso" sindaco di Brindisi). Nel 2001 venne eletta consigliere comunale in quota An e nell’estate dell’anno successivo passò all'Udc (capeggiato da Pino Carbone) ottenendo la delega assessorile al bilancio, tributi e fiscalità locale.

Tonio Monticelli nel 2001 venne eletto consigliere comunale in quota An e nell’estate dell’anno successivo passò nell’Udc (capeggiato da Pino Carbone) ottenendo la delega consiliare “valorizzazione del centro storico” e “passeggiata ecologica Parco Montalbano partendo dalla proprietà Sabba in via Giacinto d’Oria). Da allora è’ rimasto fedele a Pino Carbone seguendone le orme politiche fino ad oggi.

Nicola Di Pierro, come il fratello Dino dipendente Aqp, per anni ha seguito le orme politiche del padre Vincenzo (anch’egli dipendente Aqp) militando nella Dc. A cavallo del 200o - 2001 entrambi aderiscono a “Prospettive per l’Italia e l’Europa”, partito creato dall'ex DC tarantino Antonio Fago.
Nel 2001, grazie ai 118 voti ottenuti da Dino nella lista del Cdu in appoggio al sindaco Moretto, Nicola ottiene la delega assessorile a Igiene e sicurezza, Ambiente e Viabilità rurale. Dopo appena 16 mesi scatta nei suoi confronti un “cartellino rosso”, Dipierro viene espulso dal sindaco Moretto, ragion per cui entra in contrasto col responsabile locale del Cdu e passa nelle fila di Fi, dove rimane fino al 2006. Anno in cui con il fratello passa al Mpa con Pomarico candidato sindaco. Nel 2009 Nicola Dipierro si candida alle provinciali nella lista Mpa in appoggio al candidato presidente del centrodestra Saccomanno. Alle prossime amministrative oritane Nicola Diperro appoggia Pomarico e quindi il centrosinistra.

Luciano Denuzzo, ex Dc, nonché consigliere comunale in quota al Cdu ai tempi della seconda amministrazione Ardito, dal 2001 segue le orme di Mimino Pomarico, insieme al quale diventò assessore in quota Fi (con Moretto) ed insieme al quale fu “dimissionato” nel maggio 2003. Nel 2006 si candida nel Mpa per Pomarico sindaco per poi sostituirlo quest’ultimo in consiglio comunale quando nel 2009 Pomarico diventa consigliere provinciale.

Mino Recchia è passato da An, dov’è stato segretario di “Azione Giovanile” candidato alle amministrative 2006, alla Lega At6 di Giancarlo Cito (provinciali 2009), al Pdl (di cui ha la tessera), ma alle amministrative dovrebbe scendere in campo con la sua associazione politico-culturale “Azione e Coraggio”: in un primo momento aveva chiesto, assieme a Francesco Greco, le primarie del centrodestra per individuare il candidato sindaco ideale (sosteneva la candidatura di Giovanni Taurisano o, al limite, la riconferma di Ferretti). Poi si è ricreduto e oggi non solo sostiene Carbone, ma cura le pubbliche relazioni della cosiddetta “Grande coalizione riconciliatrice del centrodestra”.

Morale della favola, dati alla mano, la coerenza, a volte, è un’opinione.
Scusate se qualcuno è stato dimenticato o in caso di errori e sviste: c’è sempre la possibilità di integrare, smentire e precisare (ilcontrovento@libero.it).

Eliseo Zanzarelli







7 commenti:

Il Cambio della casacca è sempre più attuale e sfacciatamente in uso alla luce del sole!

Andrea

Coerenza e ipocrisia - Ciao, vorrei sapere se il candidato di lu Pilu ha cambiato mai casacca e è mai stato in altri partiti o movimenti politici. è l'unico che manca nella lista. Gerardo

Caro "Gerardo",

il Pilu attualmente non ha un candidato, tuttavia se è a Franco Arpa che ti riferisci, certo che ha fatto politica: è stato in ProgettOria (lista civica) nel 2001 e in Forza Italia nel 2006 (da qui poi fuoriuscì non entrando in alcun altro partito). Oggi il Pilu è un po' una continuazione di quel ProgettOria di cui Arpa fu ispiratore e promotore.

Piccola postilla al commento in risposta a "Gerardo": Arpa passò da ProgettOria a Forza Italia non perché volesse cambiare casacca, ma perché ProgettOria chiuse i battenti cessando la propria attività politica.

Ma sto Carbone....pieno di boria e presunzione tutti hanno paura...lo reputano superpotente ...e poi vai a vedere le passate elezioni del 2010...ed ha preso voti considerevoli solo ad Oria...nei paesi limitrofi....pochissimo!
A settant'anni potrebbe ritirarsi in buon ordine...non credete???

Diciamo che in linea teorica a una certa età sarebbe bene lasciare spazio a gente più giovane. Tuttavia, credo sarebbe ingiusto orientare il voto solo sulla base dell'età del candidato. Altrimenti qui a Oria staremmo messi proprio male: tre candidati sindaco tutti e tre over 50, due addirittura over 60 (70 e quasi 70). Penso che a contare dovrebbero essere la capacità, le idee innovative, la specchiata moralità dei candidati, al di là dei dati anagrafici. Quindi mi pare sciocco decidere di non votare questo o quel candidato solo perchè ha 70 anni. Sebbene, ripeto, a mio avviso in linea teorica a una certa età bisognerebbe trasmettere le proprie conoscenze e competenze (ammesso che ve ne siano) a gente più indietro con gli anni e, in buon ordine, farsi da parte. Eliseo Z.

uno stomaco vuoto non sarà mai un buon politico... E.P.

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