17/05/11

LA DEBACLE DEL CENTRODESTRA NEL BRINDISINO: PIOVONO "CEFFONI"


ORIA - Il centrodestra in provincia di Brindisi continua a prendere "ceffoni". C'è qualcosa che non va, e non bisogna essere necessariamente analisti politici per capirlo. È sufficiente andare a memoria per rendersi conto di come, da più di qualche anno a questa parte, ogni mossa dei principali esponenti autoctoni del Popolo della Libertà, che poi sarebbe o dovrebbe essere il maggiore partito centrodestrorso, si dimostri sbagliata. L'appeal di Mimmo Mennitti - peraltro non troppo simpatico alle gerarchie provinciali pidielline - a Brindisi e quello di Vincenzo della Corte a Francavilla, che forse avrebbero vinto anche se fossero stati candidati nelle fila del centrosinistra, sono solo le eccezioni che confermano la regola fallimentare. Torre, roccaforte storica del centrodestra e serbatoio naturale del senatore Michele Saccomanno, è caduta l'anno scorso. Lo stesso si può dire da ieri di Oria, dove il boccone è meno amaro perché in fin dei conti il sindaco uscente Cosimo Ferretti - campione di preferenze (717 a Oria, ma in Io Amo Oria, non nel Pdl) che in proporzione può gareggiare esclusivamente con il consigliere regionale Udc Euprepio Curto (1000 voti alle comunali di Francavilla, da solo o quasi) - continua a tenere botta. Pure nel suo caso, se passasse nel centrosinistra, non cambierebbe granché: rimarrebbe forte, come forte è rimasto Gianfranco Sorrento (quasi 300 voti a Oria), nonostante sia passato a Noi Centro. La tendenza è chiara: i Comuni che erano del centrosinistra (vedi Cisternino e San Pancrazio, prim'ancora Latiano e Ostuni), rimangono al centrosinistra; quelli che erano del centrodestra, passano al centrosinistra (casi più recenti: Mesagne e Torre). I "gran visir" del centrodestra si può dire non centrino il bersaglio dalle Politiche del 2008, quelle che dopo il tormentato biennio di Romano Prodi riportarono Silvio Berlusconi alla guida del governo centrale. Lì fu l'effetto nazionale a indurre buoni risultati decentrati. Poi, da allora, il buio. La Regione nel 2010 è rimasta a Nichi Vendola, che conquistò ottimi risultati anche nel Brindisino, a differenza della precedente tornata. La Provincia nel 2009 è passata da Michele Errico (centrosinistra) al "Laboratorio Brindisi" di Massimo Ferrarese, che oggi dopo Oria celebra l'ennesima affermazione contro l'avversario storico - politico e non solo - Luigi Vitali (deputato, coordinatore provinciale Pdl, poco più di 200 voti alle comunali di Francavilla, ripescato in surroga dopo le nomine assessorili; candidato consigliere provinciale non eletto) e prepara l'assalto proprio alla Città degli Imperiali.
La serie di "ceffoni", insomma, comincia a essere impressionante e forse, per avere nell'interesse generale più combattute competizioni elettorali, per il centrodestra è giunto il momento di riassestarsi cominciando a cambiare uomini e modalità d'azione. Per gli avversari, ovviamente, va invece bene così.

Eliseo Zanzarelli


0 commenti:

Archivio dei post

Condividi

Twitter Delicious Facebook Digg Stumbleupon Favorites More