ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Pucci Schifone:
[Carissimi Concittadini,
mi permetto di scrivervi pubblicamente per raggiungervi tutti. Alla presente allego la lettera datata 15 luglio 2009 con cui confermavo la volontà, peraltro più volte espressa verbalmente al sindaco Ferretti di non fare più parte della compagine amministrativa. Tale lettera è rimasta riservata per due anni e non ho mai ricevuto risposta o contestazione, segno che conteneva solo verità.
Chiusi la mia esperienza di assessore senza dare giustificazione a tutti i cittadini che ho servito impegnandomi con abnegazione ed energia e a quelli che mi ONORARONO del loro voto. E’ giunto il momento, a pochi giorni dalle elezioni amministrative, di far conoscere a tutti la verità.
Qualche blog scrisse in quei giorni, che il sottoscritto era stato “defenestrato” dalla giunta municipale. Sulla base di quale notizia ufficiale? Sarebbe bastato chiedere al sottoscritto delucidazioni in merito ed avrei prodotto tutti i documenti in mio possesso. Tale comportamento forse toglieva lo “sfizio” all’estensore dell’articolo di fare il suo bravo “SCOOP” giornaliero. La documentazione allegata, comunque, dimostra il contrario.
Decisi di allontanarmi per sempre da quella Amministrazione perché stanco di una politica ottusa che non guardava ai cittadini, ai problemi veri degli ultimi. Una politica che ha creato immobilismo in ogni settore. Una politica ed un Sindaco lontani dai problemi della gente, lontani dai bisogni della città.
Ero solo, isolato dal gruppo che mi rappresentava in Consiglio Comunale … il mio lavoro, la mia presenza, erano elementi di disturbo all’agire politico della maggioranza.
Non mi andava di restare anche perché non potevo sopportare di “RUBARE” ai cittadini di Oria lo “STIPENDIO” che essi mi avevano assegnato nel momento in cui mi era stata data la delega di assessore ai Servizi Sociali e alla Cultura (da cui detti le dimissioni circa sei mesi dopo aver ricevuto la delega).
L’esperienza è stata, per il sottoscritto, entusiasmante per i tanti bambini che ho incontrato, per i tanti successi ottenuti in un campo, i servizi sociali, intesi fino ad allora, come “ufficio elargizione contributi” (per comprare qualche voto da gente già penalizzata dalla vita e relegata nella “fascia debole” della società), per i tanti diversamente abili della nostra comunità, per gli anziani e per i giovani.
Voglio chiedere scusa, soprattutto, agli Anziani di Oria perché non ho avuto il tempo e le risorse per alleviare il loro disagio con opportuni e adeguati servizi alla persona (ho sempre davanti agli occhi la busta con il pranzo appesa alla porta di casa quando, per un motivo qualsiasi, l’anziano non si trovava in casa o non sentiva bussare l’addetto alla distribuzione del pranzo).
Non si può chiudere una vita di lavoro, di sofferenze, di tribolazioni ed essere trattato in quel modo. Come per il piattino lasciato vicino alle scale per qualche gatto randagio.
VI CHIEDO SCUSA.
Ora voglio rivolgere il mio pensiero ai giovani.
In questi ultimi giorni di campagna elettorale verranno a promettervi mari e monti, o nella peggiore delle ipotesi la promessa di un compenso di qualche decina di Euro in cambio della foto attestante il vostro voto espresso in cabina elettorale.
NON FATELO.
I soldi per una serata pagata in pizzeria non valgono la milionesima parte della VOSTRA DIGNITÀ.Ricordate che i vostri padri ed i vostri nonni hanno sopportato dalla vita ben altri disagi e umiliazioni per darvi una DIGNITA' che perdereste in pochi secondi.
Non lasciatevi abbindolare dalla promessa di un posto perché quei pochi posti li hanno già dati ai loro parenti o agli amici prossimi, mentre VOI SIETE AMICI SOLO NELLA STAGIONE ELETTORALE, CHE DURA MENO DI UN NOVILUNIO
Fate una semplice constatazione: se i posti di lavoro non ci sono per tutti quei lavoratori, padri di famiglia, che in Italia ed in Puglia lo hanno perso, DOVE SONO QUELLI MESSI DA PARTE PER VOI?
Se volete fare il bene di Oria, rispettare i sacrifici che hanno fatto i vostri genitori ed i vostri nonni facendovi studiare e, magari, mantenendovi all’Università per un numero di anni fatti di sacrifici e di ore di studio, abbiate un rigurgito di dignità,
NON APPANNATE COL FANGO LA PULIZIA DELLA VOSTRA GIOVANE ETA’. SARESTE DEI VENDUTI PER TUTTA LA VITA.
Se avete un “posticino” in qualche cooperativa, associazione o presso qualche Comune, Ente, Ambito o equipollenti, RIBELLATEVI A CHI CERCA, COL RICATTO, DI FARVI ASSUMERE IL RUOLO DI COMPRATORI DI VOTI ESPONENDOVI A POSSIBILI DENUNZIE.
Quando vengono a farvi proposte illegali non guardate le loro scarpe, non chinate la testa al bisogno momentaneo, GUARDATELI BENE IN FACCIA e SCOPRIRETE che “LORO” non sono riusciti a prendere uno straccio di diploma o una laurea quando erano studenti. Leggerete soltanto che SONO DEI FALLITI!
REGISTRATE CON QUALSIASI MEZZO LE PROPOSTE CHE VI FANNO (voi giovani siete maestri degli strumenti tecnologici), DA QUALSIASI PARTE ESSE VENGANO, E…PORTATELE AI CARABINIERI.
AVRETE FATTO UN BENE A VOI, ALLA VOSTRA DIGNITA’, AI VOSTRI FAMILIARI ED ANCHE A QUESTA NOSTRA ORIA
Questo mio sfogo non è dettato dal rancore, ma soltanto dalla delusione nel constatare che molti dei frutti del mio operato e soprattutto della equipe che mi supportava, costruito con fatica giorno dopo giorno, è stato distrutto in questi ultimi diciotto mesi. Ho subito una sorta di ostracismo politico scientificamente operato nei miei confronti (ero già preparato alla cosiddetta POLITICA sporca); ma, in verità, mi dolgo soltanto per quello che avrei potuto dare alla mia Città e che, purtroppo, non è stato portato a compimento.
Rendere pubblica la lettera che scrissi al Sindaco, in questo particolare momento storico, ha una duplice valenza: riscattare le tante sofferenze vissute a causa di un Sindaco prepotente ed invitare i miei concittadini a non commettere errori di cui si potrebbero vergognare per tutta la vita.
Spero nella rinascita della nostra Oria, spero in una nuova primavera; spero che tornino a rifiorire gli alberi dei servizi sociali, ormai secchi e disidratati.
I DISABILI HANNO BISOGNO DI SERVIZI E NON DI ESSERE PORTATI IN PIZZERIA POCHI GIORNI PRIMA DELLE VOTAZIONI!
BISOGNA CONSIDERARLI PER QUELLO CHE SONO E CHE POSSONO DARE, NON PER QUELLO CHE SI PUO' SPREMERE DA LORO: IL VOTO.
MAMME DEI DISABILI, VI HO CONOSCIUTO BATTAGLIERE E PER NIENTE INTIMORITE DAL POTERE. TIRATE FUORI LE UNGHIE… E GRAFFIATE!
QUESTA E’ LA VOSTRA ORA!
Un augurio a tutti voi, alla nostra bella Oria, terra violentata negli ultimi anni dagli interessi dei pochi, nella certezza che un futuro migliore ci attende fra pochi giorni, un futuro che allontanerà, definitivamente, gli anni della prepotenza e dell’immobilismo.
Buon VOTO LIBERO a tutti!
Prof. Pucci Schifone
QUI DI SEGUITO, LE "RISERVATE" CHE SCHIFONE SCRISSE A SUO TEMPO AL SINDACO FERRETTI:
Egregio Sindaco, in data 14 c.m. mi è stato notificato il provvedimento n. 8/09 a sua firma con il quale viene ritenuto necessario procedere alla revoca di tutte le nomine assessorili e, quindi, anche quella che riguarda il sottoscritto, conferitami il 7 maggio 2007, prot. 7594. Il sottoscritto, fin da gennaio, aveva espresso alla S.V. la volontà – se non determinazione – di rassegnare le dimissioni per i motivi che ebbi ad esprimerle: tanto come anche da lei direttamente o, comunque indirettamente, confermato (vedasi dichiarazione rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno del 10 u.s.). Nel prendere atto del provvedimento di cui sopra, esprime ogni riserva e sul contenuto del medesimo e sulle dichiarazioni giustificative. Coglie l’occasione per salutarla cordialmente prof. Michele Schifone Oria 15 luglio 2009
e ancora
Oria, 05 novembre 2009
Egregio Sindaco,
in data 14 luglio 2009. mi veniva notificato il provvedimento n. 8/09 a sua firma con il quale veniva ritenuto necessario procedere alla revoca di tutte le nomine assessorili e, quindi, anche quella che riguardava il sottoscritto, conferitami il 7 maggio 2007, prot. 7594., nel prendere atto del provvedimento, le indirizzavo una lettera (prot. 13560 del 15.07.2009) con cui le esprimevo “ogni riserva e sul contenuto del medesimo e sulle dichiarazioni giustificative”.
Queste poche e scarne righe non supportate dai fatti, rischiavano di essere soltanto delle vuote esternazioni degne soltanto di essere cestinate. Perciò le spiego, spero con dovizia di particolari, il perché della riserva espressa in quella data.
Il 10 luglio 2009 compariva sulla Gazzetta Mezzogiorno l’articolo, a firma di G. Fantini, la seguente dichiarazione del Sindaco (peraltro mai smentita): ”A detta del sindaco invece, sempre molto cauto nelle sue dichiarazioni, la procedura «è un atto dovuto per rendicontare quanto svolto fino ad oggi». Una sorta di verifica in itinere per gli amministratori i quali, documenti alla mano, dovranno elencare gli obiettivi raggiunti”.
Ho atteso quattro mesi con la speranza che questo mio intervento, finalizzato soltanto a fare chiarezza, non potesse essere travisato ed additato come “elemento di disturbo” (ad agosto si stava componendo la nuova Giunta. Dimissione di un assessore a Settembre) o, addiritura, come risentimento verso la sua figura istituzionale o il movimento in cui ho militato fino a ieri. Sinceramente ne avrei fatto volentieri a meno, dal momento che rifuggo da situazioni del genere; ma mi spinge l’obbligo dettato dal profondo rispetto che nutro verso i CITTADINI di Oria in quanto sono convinto che l’Assessore non ha l’incarico di rappresentare e difendere “una parte”, ma tutti i cittadini. Esiste l’assessore in quota, come si dice oggi, ad un partito o ad un movimento, non per procurare privilegi agli stessi, ma per migliorare le condizioni di vita dei cittadini di quella Città e per aumentare le possibilità di lavoro per TUTTI e per i giovani in particolare e lei sa che ho lavorato esclusivamente con questo intento. I partiti di maggioranza hanno, di riflesso, tutti i benefici elettorali derivanti dall’aver spronato, sostenuto e controllato l’operato dell’esecutivo. Chiarezza va fatta anche perché qualche settimana fà il Blog l’ORITANO ha pubblicato in rete un commento molto positivo sul mio operato come assessore in queste due ultime amministrazioni. Non sarei onesto se mi trincerassi dietro frasi di falsa modestia. Gli attestati di stima fanno senz’altro piacere, quando, soprattutto, si è lavorato in silenzio e in assoluta trasparenza e, in particolar modo, se (e sottolineo se) non sono dettati da semplice piaggeria di circostanza o da fini politici. E in questo caso, conoscendo la fonte, non lo credo affatto!
Nell’articolo si diceva che lei chiedeva ”… gli amministratori i quali, documenti alla mano, dovranno elencare gli obiettivi raggiunti”.
Ecco i miei documenti.
Per chiarire la mia posizione di assessore in questi due anni, purtroppo per chi mi legge, devo necessariamente iniziare dal momento in cui, già consigliere comunale eletto nell’ultima consultazione comunale, il 4 giugno 2007 lei mi affidava la delega alla Cultura ed ai Servizi Sociali. Verso la metà di giugno mi pregò di organizzare per quell’estate (in 25 – 30 giorni appena) qualche manifestazione culturale che potesse preludere ad un forte impegno dell’Amministrazione in questo settore negli anni successivi. In così poco tempo organizzai diversi appuntamenti (anche se non di “alto respiro culturale”. Forse per questo non furono degnati della sua presenza e dei responsabili dei partiti di maggioranza, fatta eccezione degli ex amici di I.S.). Furono coinvolte le agenzie turistiche presenti in Oria, il Museo della Diocesi e della Cattedrale, l’Arciconfraternita della Morte, la Pro Loco, la Confartigianato, la Cooperativa Turistica YRIA, Visitoria, altre agenzie legate al settore turistico (se ha il depliant dell’AGOSTO IL MAGNIFICO può ricavare l’elenco completo) e alcuni ristoratori (che non smetterò mai di ringraziare abbastanza). I cittadini e, soprattutto lei, sa come sia difficile in Oria mettere allo stesso tavolo più associazioni che operano nello stesso settore. Riuscii a farlo! Le polemiche strumentali, con l’aiuto anche di qualche blog cittadino, che seguirono (su cosa si dovesse intendere per Cultura e per Beni Culturali), la sottrazione a mia insaputa di € 3.300 dal capitolo della Cultura, serviti per far fronte ad impegni presi da altri assessori e, soprattutto, la sua posizione di sindaco che non mosse un dito in mio aiuto. Le ricordo che fu lei ad avermi spinto in quell’avventura. Le ricordo ancora che le avevo sottoposto la spesa necessaria per gli eventi e la disponibilità economica assicuratami dalla responsabile di ragioneria (a cui va il mio eterno ringraziamento unitamente a tutti i dipendenti dell’Ufficio), compresi quei 3.300 €. Questo atto di inaudita scorrettezza insieme a tanti altri che definirei di grossolana maleducazione politica, mi convinsero che non c’era la volontà di far decollare questo settore di vitale importanza per lo sviluppo di Oria. Fra l’altro, avrei dovuto pagare di tasca mia la somma mancante per onorare gli impegni presi con le Associazioni innanzi menzionate. Cosa che avrei fatto sicuramente senza battere ciglio, perché lo ritenevo un dovere verso chi aveva avuto fiducia nel prof. Michele Schifone come persona stimata e professionista serio e corretto. E, poi, lo “stipendio” dato agli assessori dovrebbe servire anche per coprire situazioni di questo tipo. Non crede ?). Questa cocente delusione, insieme ad altre, fra cui la mancata disinfestazione delle cinquecentine della Biblioteca Comunale in collaborazione con L’Università del Salento (proposta portata,comunque, a termine dal sottoscritto dopo le dimissioni con Del. N. 117 del 20.05..2008), la somma stanziata in bilancio e da me ripetutamente richiesta misteriosamente era sparita. Altro incidente increscioso: mi tenne all’oscuro dell’incontro tenuto ad Oria tra lei, la Dirigente della Regione Puglia del settore Beni Culturali – Ufficio Beni Librari ed il Direttore del Museo Diocesano per la realizzazione del progetto “Sistema delle Biblioteche”. Se voleva l’esclusiva, non aveva che chiederlo. Non sarei stato certamente io a negarglielo! Tutti questi episodi, insieme al veto di varare la Consulta della Biblioteca Comunale “De Pace-lombardi”, mi spinsero a restituirle la delega alla Cultura, in data 31.marzo.2008 – prot. 6210. Come vede nei pochi mesi in cui mi sono occupato di questo settore, non sono stato con le mani in mano anche se le relative delusioni (meglio mascalzonate) sono state numerose. La cultura, purtroppo, non è un inquilino di questa Città!
Per quanto riguarda la delega ai Servizi Sociali, fin dal primo giorno ho cercato di potenziare e mettere ordine nei servizi che avevo “CONTRIBUITO” a mettere in piedi, anche se tra mille impedimenti politici, con l’amministrazione Moretto. A tal proposito, nel suo libro il prof. Moretto non ha mai menzionato il contributo dato dal sottoscritto attribuendo ad altri dipendenti tutto il merito dei successi ottenuti durante il suo e mio mandato. Una domanda: perché non li avete varati prima allorquando il prof. Schifone non faceva parte della partita? Eppure non ho mai dato segni di protagonismo né messo in atto alcuna pratica clientelare e nelle manifestazioni pubbliche ho sempre occupato l’ultimo posto (e pensare che anche per questo sono stato criticato dal solito blog come assenteista nelle manifestazioni estive). La cosiddetta politica, così come la si intende dalle nostre parti, è una “brutta bestia” e trasuda ingratitudine da tutti pori.
I servizi messi in atto con il contributo del sottoscritto, sono:
1. l’Assistenza Scolastica Specialistica Comunale ai Disabili (ASSD);
2. l’Assistenza Domiciliare Integrata ai Minori di famiglie svantaggiate (ADI);
3. l’Assistenza Domiciliare ai Disabili (ADD);
4. Ludoteca e Biblioteca Comunale per bambini e ragazzi;
5. Centro Estivo “GIOCORIA”;
6. L’Università Popolare della Terza Età “Mons. Armando Franco”;
7. Regolamento ed elezione del primo Comitato di Gestione del Centro Anziani “S. A. M. di Francia.
8. regolamento ISEE per i cittadini che vogliono accedere ai contributi ed ai servizi di assistenza comunali.
Le sembra poco ? Tenga presente che ad aver dato questo contributo era l’ assessore del Sindaco Moretto che in seguito è diventato l’assessore del Sindaco Ferretti. A scanso di equivoci, tenga presente che i due assessori sono sempre la stessa persona: il prof. Michele Schifone (detto Pucci).
Continuando. Al mio insediamento ho trovato un assessorato in piena anarchia. Pensi lo stesso termine è stato usato in sua presenza nel febbraio 2009, da una fonte autorevole dell’apparato amministrativo dirigenziale del Comune. Di tale situazione resi edotto il sindaco senza sortire alcuna azione di supporto e di recupero del settore. Nulla si mosse! Dopo qualche mese di inutile attesa interessai il Movimento “Impegno Sociale”, di cui facevo parte, affinché sollecitasse in tal senso il sindaco. Una delegazione composta dal sottoscritto, dal segretario sezionale, da un membro del Direttivo, dal capogruppo consigliare e dal consigliere comunale, fece la sua garbata e civile rimostranza sollecitandola ad intervenire con forza per ristabilire l’ordine e ridare dignità all’assessore in carica affincè potesse potenziare i servizi esistenti e programmarne nuovi. Neanche questa volta la sollecitazione sortì l’effetto sperato. Nulla si mosse (“Fu una sollecitazione farsa? Oppure “… vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare”). In seguito, insieme agli altri assessori, le ho presentato diligentemente la programmazione annuale, come da lei richiesto, le ho inviato due lettere riservate con una analisi dettagliata di tutti servizi gestiti dai Servizi Sociali, mai risolti, e con qualche triste e dolorosa vicenda rimbalzata sulla stampa che, almeno moralmente, coinvolgeva il fallimento dei Servizi Sociali di Oria. Queste due sollecitazioni scritte, per la verità, hanno sortito soltanto un “senso di fastidio” da lei immediatamente palesatomi.
In tutti questi tentativi di raddrizzare la rotta di quella che era diventata una “carretta nel mare magnum dei Servizi Sociali”, ho evidenziato che i vari servizi attivati rendevano conto ed erano guidati da dipendenti comunali, da qualche capogruppo consiliare, da lei stesso e da alcuni consiglieri di maggioranza. In definitiva da tutti tranne da chi, a norma di legge, doveva occuparsene: il sottoscritto.
Qualche voce proveniente dal coro stonato potrebbe invocare la necessità di questi “aiuti” dal momento che il dirigente del settore (Servizi Sociali, Pubblica Istruzione, Sport, Turismo, Spettacolo, Sanità … ecc.) era il Segretario Generale che nello stesso tempo ricopriva anche la carica di direttore Generale e quindi in netto debito di tempo materiale, come erroneamente si dice. Io sono invece per il vecchio adagio “divide et impera”.
Di tutti i servizi elencati innanzi, alcuni sono passati definitivamente sotto la gestione dell’Ambito BR 3 (ASSD nel 2007 - ADI, ADD, nel marzo 2009).
Ancora. Fra tutte le “indifferenze” di cui sono stato fatto oggetto, c’è anche quella dell’Ambito BR3, in quanto non ho mai ricevuto alcuna deliberazione importante, copia dei bandi di gara, e specialmente, criteri per le assunzioni delle nuove educatrici …. ecc.. Solo qualche rara comunicazione di routine (a meno che non venissero sottratte dalla mia cartella personale. Con quale scopo, poi, non capisco!). Penso di essere nel giusto se affermo che, l’assessore ai Servizi Sociali abbia tra i suoi compiti specifici, anche quello del controllo della corretta applicazione e gestione degli atti deliberativi dell’Ambito, soprattutto se non delegato a rappresentare il Comune di appartenenza. E io non lo ero.
In definitiva, alla fine dell’anno 2008 non restavano sotto la responsabilità del sottoscritto, sempre per gentile concessione, che due compiti:
1. occuparmi della Ludobiblioteca e del Centro Estivo “GIOCORIA”. Portare i migliori esperti in campo nazionale dei vari settori del mondo dell’infanzia e adolescenza presenti ne “La Settimana dei Bambini del Mediterraneo”, nelle scuole dell’obbligo di Oria;
2. aiutare il Segretario Generale nel redigere deliberazioni e determinazioni che, fra tutti gli innumerevoli compiti, come già detto, aveva anche quello di Dirigente dei Servizi Sociali.
Per quanto riguarda il punto 1., la LUDOBIBLIOTECA, è passata, per estensione di servizio (gestiva l’Asilo Nido del Comune di Oria) sotto l’amministrazione della “Società Cooperativa Sociale EUROPA EDUCAZIONE – Onlus”; mentre gli altri servizi, come detto innanzi, sono passati sotto la gestione della stessa Cooperativa vincicitre della gara di appalto indetta dall’Ambito BR 3.
Il punto 2., finalmente come è previsto dalla Legge vigente, viene espletato dal Segretario Generale, (Irene De Mauro) a cui, se lei permette, va il mio ringraziamento per la fattiva collaborazione che mi ha assicurato negli ultimi mesi in cui ho rivestito la carica di assessore.
Non avendo di fatto nessun altro compito da assolvere (nello stesso tempo rimanevo, però, il responsabile morale degli atti che altri determinavano), nei primissimi giorni di gennaio le comunicai, verbalmente, la volontà di rassegnare le dimissioni irrevocabili da assessore ai Servizi Sociali (peraltro già preannunciatele nei primi giorni di dicembre in seguito ad uno di quei momenti in cui ti accorgi che il tempo impiegato è pienamente sprecato!). Le comunicai, ancora, che le avrei formalizzate alla fine delle elezioni provinciali per non essere eventuale motivo di disturbo in una campagna elettorale che si preannunciava di per sé già aspra. Era un ulteriore grosso regalo che le stavo facendo e, forse, (me lo permetta) non lo ha neanche pienamente capito e apprezzato.
Nel frattempo, anche se avevo già un piede fuori dall’Amministrazione, non sono rimasto inoperoso e insieme alle Agenzie educative rappresentate da me convocate: Ministero della Giustizia - Dipartimento di Giustizia Minorile di Lecce, Servizi Socio-Sanitari della ASL-BR, Ambito Territoriale BR 3, Servizi Sociali di Oria e Associazione Confartigianato di Oria, con l’aiuto determinante del Segretario Generale De Mauro si è varato il corso di pizzaiolo e di pasticciere per 27 giovani di Oria, anche se il Giornalino “Oria Informa” di agosto non riportava il reale percorso, posto in essere dal sottoscritto, che ha dato vita al corso stesso. Nello stesso tempo, con le stesse agenzie (a cui si sarebbero dovuti aggiungere in un secondo tempo i Comandanti della Stazione dei Carabinieri e dei VV.UU di Oria ed il Comandante delle Guardie di Finanza di Francavilla F.), si sono gettate le basi per l’”Osservatorio Comunale per i Minori” che, fra gli altri compiti, doveva avere anche quello di prevenire stati di disagio giovanile. A tal proposito devo lamentare la mancata smentita sia da parte sua che dell’assessore alle Politiche Sociali attualmente in carica, circa l’articolo apparso su “BRINDISI SERA” (in data 19/10/2009) – SUD NEWS – ARPA ORIA - ORIA VIRGILIO.IT – IL BRINDISINO.IT – GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO - in cui è riportato che “E' stato sottoscritto un protocollo di intesa tra il Comune di Oria, Assesorato ai Servizi Sociali, guidato da Antonio Madaghiele, il Dipartimento Giustizia Minorile Ufficio Servizio Sociale di Lecce del Ministero della Giustizia, il Consultorio Ausl BR/3, l'Ambito BR/3 e l'Associazione Confartigianato Oria al fine di agevolare l'inclusione sociale di ragazzi e adolescenti a rischio devianza”. Come lei sa è falso perché nel protocollo d’Intesa è riportato soltanto il nome del prof. Michele Schifone. Come vede il non riconoscere i meriti degli assessori è un “vizio” dei sindaci. Un secondo punto che, purtroppo, non ho potuto portare a termine, è quello riguardante la firma del Protocollo d’Intesa con il Comando Provinciale delle Guardie di Finanza, per mezzo del quale tutte le pratiche di contributi e di accesso ai servizi sociali comunali sarebbero state controllate dal Comando di Francavilla F. Si sarebbero evitati in tal modo sprechi ed … altro !
Queste “incompiute” le lascio in eredità all’attuale assessore ai Servizi Sociali che, se lo vorrà potrà portare agevolmente a termine perché gia in fase avanzata di attuazione.
Dopo la tornata elettorale le avevo raccomandato di comunicare l’intenzione di azzerare la G.M. prima che i partiti di maggioranza dessero il via al solito baillame di latrati mascherati da ipocriti proclami politici. In tal modo avrebbe offerto la possibilità agli assessori che lo avessero voluto, di esprimere la propria indisponibilità a ricoprire incarichi nella nuova giunta (ecco perché i corrispondenti di Oria della Gazzetta del Mezzogiorno riportavano la notizia che “Schifone sembra avesse già manifestato l’intenzione di dimettersi”). Purtroppo la messa in moto del procedimento dell’azzeramento lei ce lo ha comunicato solo il 9 luglio 2009 quando già il “chiasso politico della maggioranza” era alle stelle e, guarda caso, il giorno prima che uscisse sulla Gazzetta del Mezzogiorno l’articolo che ho riportato all’inizio di questa mia lettera. Inopportuno e offensivo per chi, come me, ha una dignità ed una onorabilità che nessuno si può permettere il lusso di scalfire minimamente, soprattutto quando non ha né i titoli e né le capacità per farlo. Come vede “ob torto collo”, mi vedo costretto, mio malgrado, a difendere il buon nome che mi sono conquistato in 69 anni di vita in questa città che, malgrado la cosiddetta POLITICA si dia da fare per screditarla, reputo ancora MERAVIGLIOSA e che, non è retorica, AMO tanto.
Non penso di sbagliare se affermo (è una mia opinione) che come me, in questi due anni anche altri assessori hanno vissuto vicissitudini negative e che, solo per disciplina di partito (quello che io, ringraziando il Signore non ho, per cui non avevo e non ho padroni da servire, ma avevo solo amici da gratificare col mio lavoro trasparente. La gratificazione sarebbe stata indotta.) alcuni di essi hanno accettato il reintegro nella attuale giunta, salvo a pentirsene subito dopo!
Concludendo, a questo punto, alcune domande sorgono spontanee:
1. Lei come sindaco faceva parte della stessa G.M.. Oppure no? E se la risposta è affermativa, perché ha aspettato due anni (nel mio caso) per dare le “pagelle” agli assessori e non li ha spronati in tutte le riunioni di G.M. sottolineando e mettendo a verbale inadempienze ed errori?
2. Perché non ha mai risposto alle mie sollecitazioni scritte e verbali?
Evidentemente le cose non stanno come lei vuol far credere e per quanto riguarda le vere motivazioni che l’hanno costretto ad azzerare le deleghe …; ma questa è un’altra storia che potrò chiarire, insieme alle altre, nel momento in cui sarò costretto a farlo.
Per tutte le affermazioni fatte sono pronto a portarle le relative prove documentarie.
Mi scuso per il tempo prezioso che le ho fatto perdere, ma, mi creda, è dipeso soltanto dall’atteggiamento poco educato e rispettoso che lei deliberatamente ha assunto nei miei riguardi.
prof. Michele Schifone]
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