FRANCAVILLA FONTANA - Riportiamo da www.casadelpopolo.myblog.it (organo del circolo Che Guevara di Rifondazione comunista) un interessante scritto di Nicola Modugno:
"Questo è il giornale dell'uomo qualunque, stufo di tutti, il cui solo, ardente desiderio, è che nessuno gli rompa le scatole".
Furono queste le prime righe scritte da Guglielmo Giannini, editore del giornale "l'uomo qualunque", il giornale che diede slancio al Fronte dell' uomo qualunque.
Il movimento non avrà lunga vita politica, anche se il qualunquismo non ha mai smesso di attirare le masse,anzi oggi questo fenomeno sembra essere la spina nel fianco di molti politici.
Ho sentito troppe volte parlare di qualunquismo, di sfiducia nei confronti della politica e del sistema dei partiti; i nostri politici parlano troppo spesso di questo, rappresentano il qualunquismo come un problema grave, un ostacolo per tutti, un nemico da abbatere. Eppure, cari amici miei, non è così.
Da sempre una massa sterminata di persone inermi e addormentate ha sempre fatto comodo ai governanti, che liberi di fare tutto quello gli pare, gestiscono a proprio piacimento "la cosa pubblica", sperperano il nostro denaro con giochini erotici come il bunga bunga e ci ridono in faccia.
Se è questo quello che volete, continuate pure a dormire, continuate pure ad abbassar la testa e a baciare le mani dinanzi ai vari onorevoli e ex senatori. Io però non ci sto.
Se avete voglia stasera fatevi un giro e controllate quante sedi di partito sono aperte nel vostro paese. Controllate, vigilate sulla gente che avete eletto e mandato a governarvi.Allora scoprirete che oltre a comprare il vostro voto, vi hanno derubato della vostra dignità, vi hanno preso per il culo.
Rivolgo questo appello anche a tutta la gente che tre anni fa disse"qualunque sia il risultato di queste elezioni, noi faremo sentire la vostra voce in consiglio comunale..noi faremo opposizione."
La politica non la fa questa gente, la politica dovrebbe farla chi ha a cuore il bene della "polis", il bene della città, la politica non è un mestiere, non è una cosa che può fare un uomo qualunque.
Infine, vorrei lanciare l'ennesimo e disperato appello ai miei concittadini più giovani. Basta vedere nel passato qualcosa di irraggiungibile, basta parlare dei sessantottini come degli eroi di altri tempi, in fondo tanti di loro oggi hanno venduto l'anima al diavolo per trenta denari e oggi ricordano solo come si fa un molotov. Voltiamo pagina, lasciamo i nostri cocktail sui tavolini della "chiazza" e rimbocchiamoci le maniche per distruggere tutto quello che è stato fatto da questa gente e ripartiamo dalle nostre idee. Io con i qualunquisti non ci sto, e tu? Concludo rispondendo alle parole di Gugliemo Giannini con le parole dell'uomo che ha fondato la democrazia, Pericle, certamente non un uomo qualunque: "Un cittadino che non si occupa di politica non è un uomo pacifico, ma un incapace”.
"Questo è il giornale dell'uomo qualunque, stufo di tutti, il cui solo, ardente desiderio, è che nessuno gli rompa le scatole".
Furono queste le prime righe scritte da Guglielmo Giannini, editore del giornale "l'uomo qualunque", il giornale che diede slancio al Fronte dell' uomo qualunque.
Il movimento non avrà lunga vita politica, anche se il qualunquismo non ha mai smesso di attirare le masse,anzi oggi questo fenomeno sembra essere la spina nel fianco di molti politici.
Ho sentito troppe volte parlare di qualunquismo, di sfiducia nei confronti della politica e del sistema dei partiti; i nostri politici parlano troppo spesso di questo, rappresentano il qualunquismo come un problema grave, un ostacolo per tutti, un nemico da abbatere. Eppure, cari amici miei, non è così.
Da sempre una massa sterminata di persone inermi e addormentate ha sempre fatto comodo ai governanti, che liberi di fare tutto quello gli pare, gestiscono a proprio piacimento "la cosa pubblica", sperperano il nostro denaro con giochini erotici come il bunga bunga e ci ridono in faccia.
Se è questo quello che volete, continuate pure a dormire, continuate pure ad abbassar la testa e a baciare le mani dinanzi ai vari onorevoli e ex senatori. Io però non ci sto.
Se avete voglia stasera fatevi un giro e controllate quante sedi di partito sono aperte nel vostro paese. Controllate, vigilate sulla gente che avete eletto e mandato a governarvi.Allora scoprirete che oltre a comprare il vostro voto, vi hanno derubato della vostra dignità, vi hanno preso per il culo.
Rivolgo questo appello anche a tutta la gente che tre anni fa disse"qualunque sia il risultato di queste elezioni, noi faremo sentire la vostra voce in consiglio comunale..noi faremo opposizione."
La politica non la fa questa gente, la politica dovrebbe farla chi ha a cuore il bene della "polis", il bene della città, la politica non è un mestiere, non è una cosa che può fare un uomo qualunque.
Infine, vorrei lanciare l'ennesimo e disperato appello ai miei concittadini più giovani. Basta vedere nel passato qualcosa di irraggiungibile, basta parlare dei sessantottini come degli eroi di altri tempi, in fondo tanti di loro oggi hanno venduto l'anima al diavolo per trenta denari e oggi ricordano solo come si fa un molotov. Voltiamo pagina, lasciamo i nostri cocktail sui tavolini della "chiazza" e rimbocchiamoci le maniche per distruggere tutto quello che è stato fatto da questa gente e ripartiamo dalle nostre idee. Io con i qualunquisti non ci sto, e tu? Concludo rispondendo alle parole di Gugliemo Giannini con le parole dell'uomo che ha fondato la democrazia, Pericle, certamente non un uomo qualunque: "Un cittadino che non si occupa di politica non è un uomo pacifico, ma un incapace”.
Nicola Modugno
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