ORIA - Riportiamo da La Gazzetta del Mezzogiorno - Ed. Brindisi di mercoledì 18 maggio 2011, pag. II
["Mamma ho perso l'aereo", avrà pensato il candidato Andrea "Dino" Dipierro, che aveva inserito nel suo manifesto elettorale un aereo in fase di decollo. Il candidato ha ottenuto 43 preferenze,: poche per staccare un biglietto per volare. Onore, comunque, all’originalità della trovata propagandistica. L’originalità, però, non sempre paga in termini di consenso. Chiedere al candidato del movimento Pilu (Persone indipendenti libere unite) – liberamente ispirato al Partito du Pilu di Cetto La Qualunque, il fortunato personaggio del comico Antonio Albanese - Franco Arpa, che si è attestato attorno al 2,80 per cento, che non consente nemmeno a lui di sedere nelle massime assise. Recrimina, ma è contento per il risultato della sua lista e del suo candidato sindaco, anche Christian Farina, che durante la campagna elettorale si è aggirato per le vie della città a bordo del suo “segway” (un modernissimo biciclo elettrico) personalizzato per l’occasione, con tanto di simbolo “Oria è” sui cerchi. Con il senno di poi, è stata bassa l’incisività delle gigantografie sui cartelloni 6x3 con cui il candidato sindaco Pino Carbone ha tentato di dare l’assalto a palazzo di città. Il centrodestra, però, oltre che per la “forza” dimostrata dalle liste (trainate in primis da Io Amo Oria del sindaco uscente Cosimo Ferretti, mister 717 preferenze) va elogiato per l’ottimo lavoro dell’ufficio stampa, guidato dall’ottimo Mattia Mazzuti, che ha consentito di seguire lo spoglio in tempo reale. L’entourage di Carbone in generale si è dimostrato organizzatissimo, dando corso a una campagna elettorale di livello obiettivamente superiore alla media locale. Comunque apprezzabile anche il lavoro dei comitati elettorali, che si sono avvalsi molto – ed è una novità assoluta – della propaganda online, sui siti locali e, soprattutto, sui social network, Facebook in primis.
GLI ESCLUSI DAL CONSIGLIO COMUNALE
Cambiano i volti del consiglio comunale. Rispetto agli ultimi anni, diversi volti noti non siederanno più negli scranni dell’aula consiliare perché “bocciati” o semplicemente “rimandati” dagli elettori. Tra essi, spiccano i nomi di: Antonio Almiento (già capogruppo Udc dopo la vittoria di Cosimo Ferretti nel 2006); Giuseppe Destradis (assessore negli ultimi dieci anni prima nella giunta di Cosimino Moretto, poi in quella di Ferretti); Tony Fullone (consigliere negli ultimi dieci anni, tra maggioranza e opposizione); Pino Malva (consigliere negli ultimi dieci anni e precedentemente assessore nella giunta di Sergio Ardito); Giovanni Guida (assessore e vicesindaco negli ultimi dieci anni); Giacomo Italiano (consigliere negli ultimi dieci anni); Elia Farina (assessore con Moretto e poi consigliere comunale); Antonio Madaghiele (consigliere e poi assessore con Ferretti); Luciano De Nuzzo (consigliere comunale negli ultimi tre anni); Glauco Caniglia (consigliere negli ultimi dieci anni); Pietro Pasulo (consigliere con Ferretti). C’è comunque da tenere presente che, tra nomine assessorili e ricalcoli, molti dei candidati non eletti qui menzionati, potrebbero benissimo essere ripescati.
LE SORPRESE
Le sorprese non sono molte. I due schieramenti principali – centrodestra e centrosinistra – si componevano principalmente di gente già nota in ambito politico cittadino. Per quanto concerne il sindaco, non si può certo parlare di novità. Per quanto concerne il consiglio, invece, i risultati inaspettati sono quattro: Antonio Farina, il più suffragato di Impegno Sociale con quasi 250 preferenze; “Lino” Spina de La Puglia prima di tutto con quasi 220; Francesco Biasi detto “Cargiomo” dell’Udc con quasi 160; Emilio Pinto, secondo più votato nel Pd ma già assessore della Dc da giovanissimo. Gli altri componenti delle assise, invece, sono molto conosciuti e, chi più chi meno, hanno già ricoperto cariche istituzionali o politiche in ambito comunale e non solo.
["Mamma ho perso l'aereo", avrà pensato il candidato Andrea "Dino" Dipierro, che aveva inserito nel suo manifesto elettorale un aereo in fase di decollo. Il candidato ha ottenuto 43 preferenze,: poche per staccare un biglietto per volare. Onore, comunque, all’originalità della trovata propagandistica. L’originalità, però, non sempre paga in termini di consenso. Chiedere al candidato del movimento Pilu (Persone indipendenti libere unite) – liberamente ispirato al Partito du Pilu di Cetto La Qualunque, il fortunato personaggio del comico Antonio Albanese - Franco Arpa, che si è attestato attorno al 2,80 per cento, che non consente nemmeno a lui di sedere nelle massime assise. Recrimina, ma è contento per il risultato della sua lista e del suo candidato sindaco, anche Christian Farina, che durante la campagna elettorale si è aggirato per le vie della città a bordo del suo “segway” (un modernissimo biciclo elettrico) personalizzato per l’occasione, con tanto di simbolo “Oria è” sui cerchi. Con il senno di poi, è stata bassa l’incisività delle gigantografie sui cartelloni 6x3 con cui il candidato sindaco Pino Carbone ha tentato di dare l’assalto a palazzo di città. Il centrodestra, però, oltre che per la “forza” dimostrata dalle liste (trainate in primis da Io Amo Oria del sindaco uscente Cosimo Ferretti, mister 717 preferenze) va elogiato per l’ottimo lavoro dell’ufficio stampa, guidato dall’ottimo Mattia Mazzuti, che ha consentito di seguire lo spoglio in tempo reale. L’entourage di Carbone in generale si è dimostrato organizzatissimo, dando corso a una campagna elettorale di livello obiettivamente superiore alla media locale. Comunque apprezzabile anche il lavoro dei comitati elettorali, che si sono avvalsi molto – ed è una novità assoluta – della propaganda online, sui siti locali e, soprattutto, sui social network, Facebook in primis.
GLI ESCLUSI DAL CONSIGLIO COMUNALE
Cambiano i volti del consiglio comunale. Rispetto agli ultimi anni, diversi volti noti non siederanno più negli scranni dell’aula consiliare perché “bocciati” o semplicemente “rimandati” dagli elettori. Tra essi, spiccano i nomi di: Antonio Almiento (già capogruppo Udc dopo la vittoria di Cosimo Ferretti nel 2006); Giuseppe Destradis (assessore negli ultimi dieci anni prima nella giunta di Cosimino Moretto, poi in quella di Ferretti); Tony Fullone (consigliere negli ultimi dieci anni, tra maggioranza e opposizione); Pino Malva (consigliere negli ultimi dieci anni e precedentemente assessore nella giunta di Sergio Ardito); Giovanni Guida (assessore e vicesindaco negli ultimi dieci anni); Giacomo Italiano (consigliere negli ultimi dieci anni); Elia Farina (assessore con Moretto e poi consigliere comunale); Antonio Madaghiele (consigliere e poi assessore con Ferretti); Luciano De Nuzzo (consigliere comunale negli ultimi tre anni); Glauco Caniglia (consigliere negli ultimi dieci anni); Pietro Pasulo (consigliere con Ferretti). C’è comunque da tenere presente che, tra nomine assessorili e ricalcoli, molti dei candidati non eletti qui menzionati, potrebbero benissimo essere ripescati.
LE SORPRESE
Le sorprese non sono molte. I due schieramenti principali – centrodestra e centrosinistra – si componevano principalmente di gente già nota in ambito politico cittadino. Per quanto concerne il sindaco, non si può certo parlare di novità. Per quanto concerne il consiglio, invece, i risultati inaspettati sono quattro: Antonio Farina, il più suffragato di Impegno Sociale con quasi 250 preferenze; “Lino” Spina de La Puglia prima di tutto con quasi 220; Francesco Biasi detto “Cargiomo” dell’Udc con quasi 160; Emilio Pinto, secondo più votato nel Pd ma già assessore della Dc da giovanissimo. Gli altri componenti delle assise, invece, sono molto conosciuti e, chi più chi meno, hanno già ricoperto cariche istituzionali o politiche in ambito comunale e non solo.
Eliseo Zanzarelli]
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