30/05/11

VITALE, COMMERCIANTE DI BAMBINI SUL SET DE "IL SOLE DENTRO"


ORIA - Riceviamo e pubblichiamo da Giuseppe Vitale:

[Domani, 30 maggio 2011, torno su un set e in particolare su quello de Il sole dentro di Paolo Bianchini. Il regista e i suoi assistenti si sono convinti che sarei stato quel commerciante di bambini che cercavano. Un piccolo ruolo da cattivo, dunque, per questo film che inizierà le riprese proprio lunedì. E che è un po’ per me un ritorno perché già nella miniserie Una musica silenziosa, ora in post-produzione, avevo un altro ruolo da “cattivo”: sono il bidello corrotto e raccomandato del conservatorio al centro delle vicende. Un po’ mi sto abituando negli ultimi tempi a indagare le ragioni del male, per via anche del lavoro fatto nel Macbeth di Shakespeare che ha debuttato lo scorso 29 aprile, dove sono una delle tre streghe e assassino. Un male necessario, che viene dal fato, che si deve accettare mostrando la giugulare, perché se ci si oppone le conseguenze sono peggiori. E’ quel male che fa muovere le cose, un deus ex machina nella macchina da spettacolo shakespeariana. Una macchina quest’ultima che sto imparando a conoscere dal di dentro in questo periodo. Oltre che nel Macbeth sono, infatti, impegnato in altri due lavori che hanno a che vedere con il celebre drammaturgo in qualche modo: uno è Più leggero di un suspir, uno spettacolo comico scritto da Francesco Niccolini mettendo insieme tutte le morti o quasi delle tragedie di Shakespeare appunto e l’altro è il Moby Dick, sempre di Niccolini, che è si una trascrizionne in forma di poema teatrale del romanzo di Melville ma è ancora un viaggio shakespeariano nell’inconscio. Nel primo spettacolo sono uno degli attori, nel secondo assistente alla regia. Tutti questi spettacoli vedono alla regia Enzo Toma e sono prodotti da Maccabeteatro. Dopo aver lavorato, quindi, negli anni precedenti con l’improvvisazione teatrale è un buon periodo per me per confrontarmi con i testi e con i classici. Non dimenticando però il filone dell’oralità, dei cunti popolari che non abbandono mai e che di tanto in tanto mi vede impegnato come il prossimo 9 giugno a Taranto, ospite degli appuntamenti di riconversione culturale curati dal comitato provinciale Taranto Lider. Una bella occasione questa, per me, per dar seguito a quello spirito civico, di solidarietà, di nuovi stili di vita che curo sin dagli anni in cui iniziai ad occuparmi di commercio equo e solidale grazie a quel padre umano e spirituale che è per me Alex Zanotelli, “l’uomo dell’acqua”, come è stato chiamato di recente perché grande ispiratore e attivista del movimento per l’acqua pubblica.

Sono contento ed onorato di poter prendere parte a questa pellicola per due motivi. Il primo è perché narra, tra l’altro, la straordinaria e commovente storia di Yaguine e Fodé, due ragazzi africani che volevano consegnare una meravigliosa lettera al parlamento europeo. Il secondo è perché dopo Sergio Rubini nel 2003, ne L’amore ritorna, ho la possibilità di lavorare con un altro maestro come Paolo Bianchini.
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